lunedì 3 novembre 2014

BOUVARD E PECUCHET (GUSTAVE FLAUBERT) E LA LEGGE DELLE PROPORZIONI MULTIPLE

 Per intendere di Chimica  riuscirono ad avere il corso di Regnault e ciò che apresero prima di tutto fu che  « i corpi semplici forse sono composti »

Si distinguono in metalloidi e metalli, differenza che non ha « niente di assoluto » dice l'autore.  La stessa considerazione è applicabile  sia agli acidi che alle basi «  perché un corpo può comportarsi come un acido o come una base, a seconda delle circostanze »  
Questa osservazione gli parve stravagante . Le proporzioni multiple inquietarono  Pécuchet.
-          Mi sembra che, dato che una molecola A, supponiamo, si combina con varie parti di B, questa molecola debba dividersi in altre tante molecole, ma se si divide smette di essere l'unità, la molecola primaria . Insomma, non lo capisco.

-          Neanch'io, diceva Bouvard   


La cosa migliore  è la fine, questo «   non capisco » gettato alla maniera di un allievo del nostro sistema scolastico con la sicurezza che l'errore è dovuto alla propria scienza o in ultimo termine al professore. Bouvard et Pécuchet traversano  cosí  tutto il romanzo, scienza dopo scienza

Nessun commento:

Posta un commento