lunedì 4 ottobre 2021

NON È UN PAESE PER VECCHI (CORMAC MCCARTHY) E LA VELOCITÀ DEI PROIETTILI RIGUARDO AL SUONO E LA LUCE

Malgrado la canna pesante e il freno di bocca, al mo mento dello sparo il fucile si sollevò dall'appoggio. Quan do tornò a inquadrare gli animali col cannocchiale, Moss li vide tutti ancora in piedi come prima. Il proiettile da dieci grammi impiegò quasi un secondo per arrivare lag giù, ma il suono ci mise il doppio. Le antilopi rimasero fer me a guardare la nuvoletta di polvere nel punto dove era atterrata la pallottola. Poi schizzarono via, lanciandosi quasi subito alla massima velocità sul bardai, con il lungo whaang dello sparo che le inseguiva, carambolava fra le rocce e virava bruscamente all'indietro attraverso lo spa zio aperto nella solitudine del primo mattino. 

. Moss senti una specie di strattone alla borsa che aveva in spalla. Il rumore dello sparo fu uno schiocco at tutito, sordo e minuscolo nel silenzio della notte. Moss si voltò in tempo per vedere il lampo del secondo sparo, fio co ma visibile sotto il bagliore rosato dell'insegna al neon alta cinque metri dell'albergo. Il suo corpo non senti nulla. Il proiettile gli strappò la camicia e il sangue cominciò a scorrergli lungo il braccio, ma lui stava già correndo a rot ta di collo. Al colpo successivo senti un dolore lancinante al fianco. Cadde a terra e si rialzò lasciando la pistola di Chigurh in mezzo alla strada. Cazzo, disse. Che mira. Con una smorfia di sofferenza si lanciò in una corsa



In questi due testi si riflettono  gli aspetti che appena sono rappresentati nei films.Nel primo delle gazzelle  vedono la polvere che solleva il proiettile ed  al secondo sentono il colpo. Si tratta dunque di un fucile con proiettili supersonici che si muovono più alti del suono, cosa abituale en fucili e mitagliatrici .Molto facile di rappresentare nel cinema, , penso che non si fa per diventare un risultato pò intuivo

Un pò più complesso è il secondo testo perché include la velocità de la luce superiore a quella del suono .L’ordine che percepirebbe una persona sparata da un franco-tiratore con uno di questi fucili sarebbe così: primo vedrebbe il lampo sopratutto se è sparato nella notte. Poi percepirebbe l’impatto del proiettile (o sentirebbe  il fruscìo che produce passando da vicino)e alla fine sentirebbe il bang! Tutto  un pò incasinato e contrario al ordine naturale che il corpo domanda. Forse  i registi fanno bene a non fare caso a noi  che siamo pignoli

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