lunedì 19 dicembre 2016

LA MIA VITA A L'ARIA APERTA (MIGUEL DELIBES), LA MOSCA CIECA (MAX AUB ) ED IL CARATTERE SCIENTIFICO DEL CALCIO

È chiaro che se io avessi messo nel calcio la metà dell'interesse che ho messo nella chimica o la matematica, in ben altre condizioni mi trovarei, ma non è accaduto così. Era il calcio a essaltarmi ed avido di dargli una categoria scientifica, inventai la prima teoria che formulai con terminologia di legge en 1932: la squadra che,dopo perdere a casa sua visita un'altra che ha appena vinta fuori, , se non vince al meno sommarà uno dei due punti in lite. (La mia vira a l´aria aperta, Miguel Delibes)
- Ti appassionava la politica
- È vero riferito al passato. Adesso preferisco il calcio.Mi sembra più logico ammazzarsi per un gol di più o di meno fatto , d'accordo le regole stabilite, da noi al Zaragoza. Invece le teorie politiche mancano di fondamento, parimenti a la fisica, la matematica o la medicina. Sono tifoso del Siviglia (La mosca cieca, Max Aub)

Qualsiasi tentativo di atribuire un ordine scientifico allo svaluppo del calcio è davvero una pura superstizione. Io riguardo le partite del Siviglia con certi rituali che al mio avviso aiutano a la vittoria. Se il Siviglia atacca della sinistra alla destra io accavallo la gamba sinistra sulla destra; se il risultato è degno sto con le braccia incrociate, e se bisogna superare incrocio le mani sulla nuca.
Se agisco così io, che sono professore di chimica e quarantenne, cosa faranno altre persone ?

lunedì 5 dicembre 2016

MIO CUGINO, IL MIO GASTROENTEROLOLOGO (MARK LEYNER ) E LA ZUPPA PRIMITIVA

Domandai alla cameriera per la zuppa del giorno e lei mi disse che si trattava della zuppa primordiale, ossia, ammoniaca e metano mescolati con dell'acqua oceanica e preparata davanti ai lampi. Dai, prendrò una zuppiera di questo caldo embrionario, dico, la riservatezza dando passo all'euforia

Magari la zuppa primitiva o caldo primordiale è la migliore ipotesi per descrivere l'origine della vita nel nostro pianeta. La teoria fu proposta dal russo Oparin en 1920 e riprodotta sperimentalmente circa trenta anni più tardi da Staney Miller.
Effetti il testo riflette abbastanza bene la composizione di questo caldo primario ed abiotico: ammoniaca, metano, bisognerebbe aggiungere dei gas d'idrogeno e dell'acqua come in qualsiasi buona zuppa. Staney Miller agitò questa zuppa come se fosse una shaker, la riscaldò e la sottoposse alla radiazione UV di modo che riuscì ad obtenere amminoacidi che sono considerati precursori di vita
Il gruppo di redazione di questo blog crede adeguata la pubblicazione di questa entrata al tempo prossimo così propizio alle zuppette bene calde

lunedì 21 novembre 2016

LA FUGGITIVA (MARCEL PROUST ), DIECI DICEMBRE (GEORGES SAUNDERS ) ED I REFUSI SCIENTIFICI

... E l'acqua come una combinazione di idrogeno e nitrogeno (sic)... “, (La fuggitiva, Marcel Proust)
 “ Aveva parcorso tre quarti, ossia, un sessanta per cento “, (Dieci dicembre, George Saunders)


La differenza tra un refuso ed un errore di ortografia è che questo'ultimo si fa per ignoranza de il primo, inevitabile come tutti gli editori sanno, è un errore così evidente che è attribuito al caso o alla cattiva fortuna. Quindi potremmo parlare di rifusi scientifici, non sapeva Proust che l'acqua è composta da idrogeno e ossigeno ? ,improbabile. Non sapeva calcolare Georges Saundres né il suo traduttore Benc Clark un % basico ? Questo sembra più probabile oppure che sia una sorta di scherzo 

lunedì 7 novembre 2016

PALINURO DE MEXICO (FERNANDO DEL PASO ) E LA CONTRIBUZIONE DEGLI ANIMALI AL PROGRESSO DELLA SCIENZA

E l'elenco dei poveri animali che avevano contribuito al progresso della scienza e di quelli che dovevano contribuire nel futuro,era interminabile. Avenzoar estraeva i bronchi alle capre. Galeno stesso supprimeva la voce agli animali sezionandogli i nervi recurrenti. Plinio diseccava camaleonti. Rufus di Efeso spezzava delle scimmie per studiare la sua anatomia


Dello stesso modo che i poeti riguardano con occhi di bimbi, gli scienzati qualche volta sono capaci di dividere con l'infanzia quella mescolanza di curiosità e crudeltà che li induce a frugare con lo scalpello o con un piccolo legno, secondo il caso.
Ricordo ancora il giorno in cui noi piccoli abbiamo trovato un passsaro domestico morto e lo abbiamo cercato di disseccare e come puzzava. Gli animali mi hanno sempre dato rispetto e curiosità e non sono mai stato crudele con loro, probabilmente ci ha influito la mia educazione urbana 100%. Non sono arrivato neanche al punto di farmi vegerariano, dopo morti e cucinati nessun sentimento di compassione mi arriva, qualumque sia l'animale tutto va dipendere dalla dimensione perché, qui può sentire pena di un gambero di Huelva ?

lunedì 24 ottobre 2016

SOLARE (IAN MCEWAN ) E LA MECCANICA QUANTICA COME FILOSOFIA ORIENTALE

Meccanica quantica. Che deposito, che discarica da aspirazioni umane era la linea confinante dove il rigore matematico vinceva il senso comune, e la ragione e la fantasia si mescolavano di un modo irrazionale. Qui quelli che avevano inclinazioni mistiche ,potevano trovare ciò di cui avevano bisogno, e pretendere che la scienza era la prova.E per quegli uomini ingegnosi nel loro tempo libero, che musica più fantasmale e bella devono essere -”asimmetria spettrale,risonanze,intrecciamenti,oscillatori quantichi armonichi”- le accattivanti arie antiche, l'armonia delle sphere che potevano trasformare un muro di piombo in oro, e creare il motore che funziona veramente con niente, con particelle virtuali, che non danneggiavano e fornivano energia alle imprese umane, inoltre a risparmiarla


Chi ha la colpa di che gli imbenitori si siano appropriati il termine quantico ? Gli estremi si atraggono, si dice, , ed anche gli estremi si toccano, chiudendo il circolo, certo. Il fisico-matematico più rancido, con gli occhiali e la calcolatrice nella tasca della sua camicia a quadretti condivide la nomenclatura “quantica” con il pelato di codino e pantaloni bianco un po' allentato, che parla dell'armonia del universo e dice yuyuyuyu come Carlos Jesús.
Sono troppo difficili le matematiche, il testo lo dice bene, vincono il senso comune; più avanti si fa questa domanda sulla mecanica quantica: ¿è una descrizione del mondo reale od è soltanto un sistema che funziona per caso ?
Mi piacerebbe molto che, come ho letto ieri notte in un libro, non ci fosse la slealtà e nessuna contrdadizione delimitasse quello che è quotidiano di quello che è inconsueto

lunedì 10 ottobre 2016

LA VITA PRIVATA DEGLI ALBERI (ALEJANDRO ZAMBRA ) E LA POSIZIONE DELL' OSSERVATORE COME REFERENTE DEL MOTO

Concentra lo sguardo nella corrente: il ponte avanza, noi avanciamo, l'acqua resta quieta, si ristagna. Questo le diceva Julián, suo patrigno, sul ponte dove aveva l'abitudine di portarla da piccola. All'inizio costa fatica ma poi ti abitui, come quei disegni rari che bisogna guardare finché appare sopra una figura, un dracone, un urso, il viso di qualcuno; ancora, guarda, concentra lo sguardo, forza gli occhi sull'acqua fino a quando tu te senti avanzare, che il ponte avanza, finché il fiume ha finito d'essere fiume. L'acqua perde velocità, e tu sei, adesso, chi avanci per l'acqua, in una nave.


La prima legge di Newton non distingue tra lo stato di riposo e quello del moto rettilineo costante, è lo stesso, e la percezione dipende soltanto da dove l'osservatore sta. Ce ne sono molti esempli, a me piace soprattutto quello del viaggiatore che riguarda traverso il finestrello del treno ( il finestrello del treno è l'ambito migliore per esercitare l'osservazione ) come si muove all' indietro la mucca che lo riguarda. Ma la mucca è quieta e vede avanzare il treno. E non parliamo del fatto che entrambi, viaggiatore e mucca, si muevono anche di un modo solidale con la Terra intorno al Sole.

lunedì 26 settembre 2016

MINGHERLINO (FERNANDO MANSILLA), LA TEMPESTA DI NEVE (ANG LEE ) E L'ODORE A MERDA DA UNA PROSPETTIVA SCIENTIFICA

É ascoltato un singhiozzo. Molto chiaro. Il mio amico singhiozzava. Uno spesso, umano e inconfondibile odore a merda è entrato traverso le mie fosse nasali; ho guardato i due piedipiatti, si potevano vedere gli effluvi mentre penetravano per i buchi dei loro nasi, si potevano quasi toccare quegli effluvi. É taciuto dall'improvviso il capoccia, è diventato muto, incapace di continuare a parlare, perché parlare è aprire la bocca, e l'intuitiva tecnica era tenere il becco chiuso
e prendere l'aria per il naso con ispirazioni rapide , molto brevi ( meglio annusare che inghiottire 



In questo blog, oltre disquisizioni teoriche vogliamo apportare delle soluzioni a problemi della vita giornaliera come questa di oggi. “Meglio annusare che inghiotire”, tanto il film di Ange Lee quanto la scienza appoggiano questo metodo intuitivo. Benché si annusi e si passi traverso i recettori, sembra che almeno un pochino “filtriamo”.
Riguardo a questo mi richiama l'attenzione la capacità inodora isolante del corpo umano: un po' così puzzolente non puzza nemmeno un secondo prima di essere espulso.

lunedì 12 settembre 2016

L'AVVERSARIO (EMMANUEL CARRÈRE ) E LA GIOIA DI DOMINARE LA TASSONOMIA SCIENTIFICA

...ho seguito nel cielo grigio il volo degli uccelli i nomi dei quali non conoscevo: non so distinguere né gli uccelli né gli alberi, e mi sembra triste


Se si conosce il nome degli uccelli ed alberi la chiacchierata nelle passeggiate si arricchisce moltissimo. Questo sapere si valuta sempre più con l'età . Nello stesso tempo questa sorta de sapere divide la gente di scienze : gli scienzati puri e duri perfino lo disprezzano. In realtà , molti studenti raggiungevano la decisione di estudiare delle scienze e poi matematica o fisica piuttosto perché volevano fuggire da tutto quello coinvolto con lo studio di memoria. Il fisico italiano Enrico Fermi, arrabbiato per la proliferazione delle nuove particelle nella Fisica, disse “ Se io fossi in grado di ricordare i nomi di quelle particelle mi sarei fatto botanico”

martedì 30 agosto 2016

I MECANISMI DELLA FIZIONE (JAMES WOOD ) E LA PERFEZIONE MATEMATICA DELLE BUONE FRASI

Addiritura la prosa più complessa è semplice di un certo modo per questa precisione matematica a seconda della quale una frase perfetta non può ammettere un numero infinito di variazioni, essa non si può ampliare senza danni estetici: la sua perfezione è la soluzione al proprio rompicapo, non se potrebbe farla migliore.


Sentiamo che la scienza aiuta tanto alla letteratura come alla teoria letteraria. Penso che la frase è bella, se fosse perfetta ci troveremmo davanti a qualcosa simile al Sonetto all'improvviso di Lope de Vega, ossia, una sorta di metacritica, valga il minipleonasmo

lunedì 18 luglio 2016

SCONFITTA DI BILL GATES (JOSÉ EMILIO PACHECO, ANTONIO ARIAS ) E LA SCONNESSION

Dopo il gran caldo e lo splendore intollerante del sole
la tormenta elettrica,
la pioggia che non annunciò il suo arrivo.
E il tuono immenso, imperatore dei cieli,
fa che il mondo scoppie nei conduttori elettrici,
cancella la luce,
ci lascia nelle tenebre incomputabili
e ci fa diventare per un attimo
ombre di un mondo passato senza elettronica,
apprendisti di spettri, aria nell'aria.




Ricordo molto bene la prima volta che ho navigato su internet. È un piacere che i chiamati nativi digitali non possono capire. Sono stato sul punto di perdere il secondo corso dei miei studi perché avevano posto nella facoltà degli ordinatori con internet.
Ora mi impongo dei periodi di sconnessione, come un tossico, per godere “dell'aria nell'aria” e fugire dal intrattenimento totale , del samizdat de Lo scherzo infinito che te lascia sbalordito

lunedì 4 luglio 2016

LA MACHINA DI JOSEPH WALTER (GONÇALO M. TAVARES) E L'ANATOMIA DELLA MANO

Aveva aperto il libro d'Anatomia per il capitolo titolato :”Mano”.
Le figure si succedevano in diverse posizioni, sempre con i cinque digiti.
Joseph Walser osservava per prima volta quei nomi. Nomi di cose che possedeva da molto tempo. Il “muscolo opponente del pollice”, il “retinacolo dei flessori”, “l'addutore” , “l'abdutore”.
Lo scheletro della mano l'impressionava. Nella zona del polso c'erano otto piccoli ossi ammucciati: “ossi del carpo”, lesse. Poi tra il polso ed i digiti ,cinque ossi del metacarpo, uno per ognuno. Ogni digito aveva ancora tre ossi consecutivi, “ come i vagoni di un treno”, mormorò”, con nomi quasi infantili: “falange”, “falangina”, e “falangeta”. Qui il pollice era l'eccezione: aveva soltanto due falangi invece di tre come gli altri digiti

Oggi parliamo sul serio con un terribile testimone personale. Il 30 aprile di 2013 mi sono tagliato un tendine di una nocca mentre tagliavo del prosciutto. Fu un taglio piccolo, infatti hanno dovuto aprirlo per poter cucirmelo. Ho dovuto portare un gesso tre settimane ed altre tre per recupero. Nella sala di recupero c'era gente che era cotta e davvero mi vergognava di prendermi per mano con l'infirmiera.
I primi giorni, come li toreros appena incornati dicevo di desiderar ristabilirmi per ritagliare del prosciutto, quello caso non mi tirarebbe indietro. Ma mi sono tirato indietro e adesso non consumo che del prosciutto tagliato e confezionato
Da questo blog voglio dire ai ragazzi che da questo tunnel si esce e che il prosciutto tagliato e confezionato è una degna scelta


lunedì 20 giugno 2016

DIARI (1914-1923 ) (FRANZ KAFKA ) ED UN MODO UMILE DI AVVICINARSI AI MISTERI DELLA VITA

Da piccolo (ed avrei continuato cosi molto tempo se non avessi toppato contro i temi sessuali), ero cosi innocente e disinterissato dalla cose del sesso, come lo sono oggigiorno, per dirlo così, riguardo alla teoria della relatività


Altro bell'esempio di utilizzare dei termini scientificnei nella letteratura ed inoltre una lezione di modestia su due materie delle quali la gente tende a vantarsi: le cose sessuali e la teoria della relatività, come illustra l'aneddoto seguente:
Negli anni venti un giornalista disse al astronomo britannico sir Arthur Eddington di avere ascoltato che soltanto tutte e tre persone nel mondo entendevano la relatività generale. Eddington rimase pensieroso un attimo e rispose:
- Cerco di scoprire chi sia la terza persona

lunedì 9 maggio 2016

CIÒ CHE CONTA È L'ILLUSIONE (IGNACIO VIDAL-FOLCH) E COMME ERANO I “PAPERS” NELL'EPOCA DI GALILEO

Alla serenissima Signora la Granduchessa Madre:
Pochi anni fa, come vostra altezza serenissima sa, io scoprivo molte cose non viste prima...”
Cosa non daresti per aver scritto un principio di lettera come questo di Galileo a Cristina di Lorena , granduchessa di Toscana ?


Mentre leggo sono sempre attento a trovarci un brano per tirarlo su nel blog. Quando ne trovo qualcuno divento allegro e piego gli orli della pagina corrispondente; lo so che c'è gente che consideri un'aberrazione il fatto di piegare gli orletti delle pagine, ma riguardo a questo tema io sono di mentalità aperta . La giogia è stata doppia quando ho trovato questo brano, perché inoltre a trovare il testo ho trovato il proprio commento che da solito faccio, dunque non ho bisogno di aggiungere niente, tranne magari far notare quanto differenti erano le pubblicazioni scientifiche (di cui parlavamo la quindicina scorsa) nel secolo 17

lunedì 25 aprile 2016

RAGAZZA PUNK (FOGWILL ), E LE PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE

Rivisionai i libri che si impilavano sulla tavolino della sorella della mia ragazza punk. Buoni libri! Blake, Woolf, Sollers : buona letteratura. Cortazar in inglese! ( Curiosa figura quella che fa il defunto Cortazar in inglese su uno di quei letti signorili! ). C'erano manuali di fisica e molti numeri di rivisti di scienze naturali e di teoria di sistemi. Ne misi da parte alcune per sapere cosa fosse quella teoria che io ignoravo ma che iustificava una pubbicazione mensile che andava già per il numero cento trentaquatro. Le guardai. Interessante : arricchirerebbe la mia conversazione un tempo


Ci si ha già scritto qualche volta sulle biblioteche eterogenee. La teoria dei sistemi è un campo molto ampio, come si può vedere nel testo : 134 numero della rivista mensile. La divolgazione della scienza non si limita alle frontiere con quello che non si conosce, le novità, ma che si rivisiona tutto ciò accumulato,quindi il materiale è quasi infinito.
Inoltre qualsiasi tema può essere tirato per la lunga. Anch'io ho la coda di paglia con questo blog , che segue un ritmo maggiore della detta revista , e che ha più di 150 entrate. . Inoltre ad arricchire la conversazione un tempo come dice Fogwill, la curiosità per altri campi ci può rendere giocatori più completi di Trivial perché ci apre il ventaglio di colori di formaggini per difenderci.

lunedì 11 aprile 2016

LA TESI DI NANCY (RAMÓN J. SENDER ) E LA PRIMA LEGGE DI GAY-LUSSAC E LE FRAZIONI

- Ancora... Se le avesse promesso matrimonio sarebbe stato diverso, perché le illusioni del gitano s'espandono come i gas e chi sa che altezze raggiungano.
- Non parlare così de Curro.
-Come mai ?
- Non ha Curro altro che un ottavo di gitano.
- Scusi,signorina. Curro ha otto ottavi di gitano e ne uno di “son of a bitch”

I gas si espandono quando si riscaldano, come le illusioni; se inoltre il gas è ideale la sua espansione si produce fino al infinito. Nel caso delle illusioni non so si esiste la distinzione tra illusione ideale ed illusione reale, come accade con i gas. Seguendo e forzando l'analogia ( perché non?) quando la pressione aumenta il gas, invece di espandirsi si contrae. Le illusioni se le somettiamo a presione, crolleranno ?

lunedì 14 marzo 2016

IL SENSO DI UNA FINE (JULIAN BARNES) E L´ONDA DI MAREA O MACAREO

Non voglio dare l’impressione di non aver fatto altro che sgobbare e vedere Veronica, a Bristol. E tuttavia riaffiora ben poco alla mia memoria. Un evento che torna, isolato e distinto, però, è la sera in cui assistetti al fenomeno della marea del Severn. Di solito, il giornale locale pubblicava un orario, indicando luoghi e tempi migliori per non mancarla. Ma la prima volta che ci provai, l’acqua sembrava decisa a infischiarsene delle istruzioni. Poi, una sera a Minsterworth, un gruppetto di noi si mise in attesa in riva al fiume fino a dopo mezzanotte, quando la nostra costanza fu ripagata. Per un paio d’ore ci toccò stare a guardare un fiume scorrere docile verso il mare come ogni buon corso d’acqua. I fugaci bagliori lunari erano coadiuvati dalle perlustrazioni saltuarie di alcune potenti torce elettriche. A un certo punto ci fu un mormorio, un generale protendersi di colli e ogni fastidio mentale prodotto dal freddo e dall’umidità svaní; sembrava che il fiume avesse semplicemente cambiato idea e un’onda alta poco meno di un metro venne verso di noi, frangendosi per la sua intera ampiezza, da una sponda all’altra. Il flutto montò fino alla nostra postazione, ci superò e piegò in lontananza; alcuni dei miei compagni si lanciarono all’inseguimento tra urla, imprecazioni e cadute, mentre l’onda in corsa li distaccava; io rimasi a riva, da solo. Non credo di riuscire a trasmettere l’impatto che quel momento ebbe su di me. Non fu come assistere a un uragano o a un terremoto (esperienze che, peraltro, non conosco), cioè a una natura che si fa violenta e distruttiva, richiamandoci tutti all’ordine. Fu perfino piú allarmante, perché i sensi lo percepirono come un quieto errore, come se qualcuno avesse azionato una minuscola leva nell’universo e in quel luogo preciso, per pochi minuti, la natura e il tempo procedessero a rovescio. Osservato col buio, inoltre, il fenomeno diventava ancora piú arcano, ancora piú surreale.
[...] 



Sergiomumo


Questo curioso fenomeno è molto appreciato dai surfisti, perché occasiona un'onda enorme e regolare. Non l'ho mai presenziata, pur essendo stato a Bristol.Soltanto vidi una volta che il Guadalquivir faceva qualcosa di strano presso Coria, e pure mentre mangiavo nella Rana Verde accanto al tajo, ancora ho probato qualcosa di indefinito da disorientarmi. I surfisti devono essere attenti agli orari perché se perdono l'onda, la prossima non passa fino alle dodici ore dopo, dunque tra loro attacano discorsi di compagni.

Nell'Espagna non c'è nessun fiume in cui si dia questo fenomeno, è peccato,perché io pagherei denaro per fare surf sotto il Ponte di Triana

lunedì 29 febbraio 2016

IL MIO ULTIMO SOSPIRO (LUIS BUÑUEL ) E LA RELAZIONE SCIENTIFICA TRA BUÑUEL E CAJAL

Il caso fece abbastanza chiasso nel piccolo mondo letterario. Noi decidemmo di offrire un banchetto di omaggio a Araquistain e di raccogliere delle firme nel suo appoggio.
I miei amici ultraisti, consapevoli che io conoscevo Cajal dal Museo di Storia Naturale, in cui gli preparavo delle piastrine per il microscopio nella sezione di Entomatologia,mi chiesero che sollecitassi la sua firma, che sarebbe stata la più prestigiosa di tutte.Lo feci così. Ma Cajal, molto vecchio già, si rifiutò di firmare con la scusa di che il giornale ABC, in cui collavorava da solito Il cavaliere Audace,aveva l'intenzione di pubblicare le sue proprie Memorie e temeva che se firmasse, il giornale potesse rescindere il contratto.
Io pure,ciò nonostante per diverse ragioni, mi rifiuto sempre di firmare le petizioni che mi presentano. I plichi di firme non servono che a rassicurare le conscienze. Lo so che il mio atteggiamento è discutibile. Perciò se mi accade qualcosa, se mi mettono in carcere per esempio, o sparisco, chiedo che nessuno firmi per me

 
Non è la prima volta che appare Cajal in questo blog, la prima fu per ricevere una lavata di capo di Doña Emilia Pardo Bazán. Deve essere cosa seria che Doña Emilia ti sgridi.Io non avevo assolutamente idea di questa collaborazione tra Buñuel e Cajal, ma mi sono inteso di cose molto curiose con questo libro, per esempio che Buñuel è stato sul punto di ammazzare Gala o che John Wayne presideva un' associazione di appoggio a Franco.
Magari l'informazione apparsa più pratica è quella che riguarda alla racolta di firme. Penso di applicarla la prossima volta che una ragazza di una ONG mi abborderà per la Strada Larga e mi dirà : hai un minuto? Neguerò con il ditto allungando il passo al tempo che dirò come Buñuel, “lo so che mi atteggiamento è discutibile

lunedì 15 febbraio 2016

LE MERAVIGLIOSE AVVENTURE DI KAVALIER E CLAIN (MICHAEL CHABON ) ED IL PARADOSSO DEI GEMELLI DI EINSTEIN

Il suo viso sembrava essere invechiato meno di quello di Sammy o, Dio lo sapeva, meno del proprio, e la sua espressione , mentre assimilava le imagini e gli odori strani della confortevole cucina della sua casa modello Penebscott , serbava qualcosa del vecchio Joe burlone che essa ricordava . Rosa aveva letto sull viaggiatore alla velocità della luce di cui parlava Einstein, che tornava dopo avere passato in viaggio parecchi anni della sua vita e scopriva che tutta la gente che aveva conosciuto ed amato stava ingobbita o andata a ingrassare i cavoli. Le sembrava che Joe era quel viaggiatore e che era appena arrivato da un luogo lontano, bello e vuoto di un modo inimmaginabile 

Sergiomumo

Dunque , è abbastanza bene spiegato. Il paradosso dei gemelli è un famoso sperimento mentale (gedankenexperiment) proposto da Albert Einstein che è rimasto riflesso sui films come Interstellar. Quello di esperimento mentale sempre mi ha suonato ad ossimoro, ma la questione è così: un gemello rimane in terra e l'altro viaggia a velocità prossime alla luce verso lo spazio esteriore; la percezione del tempo è diversa per i due fratelli. Quel rimasto in terra invecchia più del viaggiero. In realtà è un problema antico, la percezione del tempo e la sincronizzacione degli orologi 

lunedì 1 febbraio 2016

DIARI 1999-2003 (IÑAKI URIARTE )E COME I MIOPI SE LA CAVAVANO PRIMA DELLO SVILUPPO DELL'OTTICA

È vero che a quel tempo la gente aveva ancora l'abitudine di leggere ad alta voce, od al meno muovendo la lingua. È certo pure che il primo di cui se sa che leggeva in silenzio fu sant' Ambrosio,a partire da qualcosa che sant' Agostino dice nelle “Confessioni”. Io seppi questo molti anni fa , per un articolo di Borges,e l'imagine me rimase registrata. Che qualcuno avesse inventato all'improvviso,e così tarde,la lettura in silenzio, mi pare straordinario, soprattutto per quello inverosimile della sua implicazione : el fatto che né Platone né Seneca , per esempio, avessero mai saputo leggere ad bassa voce. Non riuscì a crederlo del tutto. Di Seneca si diceva che aveva letto tutti i livri di Roma con l'aiuto di un globo ripieno d'acqua. Poichè non esistevano gli occhiali, utilizzava quel marchingegno a modo di lente . Non credo che in più lo facesse ad alta voce

Sergiomumo

Sembra che perfino al secolo XIII più o meno non appaiono i primi occhiali. Fino allora la gente se la cavava con soluzioni caserecce come quella di Seneca , incluse delle “ pietre da leggere” che riuscivano ad ampliare la dimensione delle lettere. A me l'invenzione degli occhiali mi sembra, insiemea l gabinetto, ossia la tazza, una delle cose che ci fa diventare veri umani civilizzati      

lunedì 4 gennaio 2016

COMPENDIO DEL QUADERNO DI ESERCIZI ESCOLASTICI DI ALICIA (JOSÉ FLORENCIO MARTÍNEZ ) E LE INDETERMINAZIONI

Lo studio delle indeterminazioni è una delle parti più tipiche dell'Analisi che si studia nel Liceo. Dall'estate non mettevamo qui un poema, quindi ci gettiamo con questo di José Florencio Martínez che appare in Πoetas, una interessante antologia di poesia con Matematica pubblicata dall' editrice Amargord

Sergiomumo

(Operazioni con infiniti )
1) - Possono sommarsi 17 infiniti?
2) - Qual è la radice quadrata di tre infiniti e ½ scatola di cioccolatini ?
3) - Se a 1 infinito di dei sottraggiamo 5 infiniti di dei , ci restano -4 infiniti ?
4)-Quanti infiniti di pulci possono correre insieme in un cavallo di luce ?
5 ) - È lo stesso una farfalla infinita che un numero di farfalle senza fine ?
6) – Se la circonferenza è una forma infinita , quanti infiniti percorrono le due ruote di una bicicletta inseguendo la mucca persa di Buster Keaton in un prato senza confine ?
7) _ A zero euro l'infinito , quanto costa una infinità di zeri ?
...
14)- Quante montagne bianche può saltare la regina di Cuori con un cavallo di bianchezza infinita nella innocenza dell'alba ?
15)-Se con gli avanzi della merenda fai una traccia di pane per le formiche, potrà il suo ricordo portarti al “ labirinto del non -luogo” senza che il Coniglio Bianco smascheri la notte che si incombe sulla poesia dei numeri infiniti ? In caso afffermativo trova l'incognita e ragiona la risposta