Purtroppo il metallo allo
stato libero - un bel palo di acciaio o
un solido candelabro di bronzo- . rappresentava un elevato livello di ordine, e
la Natura era molto trascurata e preferiva il disordine. L'accumulo
dell'ossido. La promiscuità delle molecole in soluzione. Il caos delle cose
calde. Il marasma molecolare aveva molte più
possibilità di prodursi spontaneamente rispetto a un perfetto cubo di
ferro. In conformità a la seconda legge della Termodinamica ci voleva uno sforzo
molto considerevole per contrastare la tirannia di quello probabile: per
forzare gli atomi di un metallo a comportarsi nel modo voluto.
Poco possiamo aggiungere
a un testo come questo, cosí carico di sinalefi,
come avrebbe detto un amico di mio fratello. Voglio soltanto richiamare
l'attenzione dei seguaci di questo
blog, quelli che sento molto vicini,
come se fossimo una gran famiglia, e fare loro notare come io citi sempre gli
autori dei libri di letteratura e non faccia lo stesso con gli autori della
teoria scientifica in questione. Me ne sono reso conto da poco e penso di essermi lasciato trascinare da questa tendenza la quale fa credere che la
paternità di in capolavoro comporta per l'autore un maggiore grado di competenza
rispetto alla paternità di una legge
scientifica. Oppure, detto altrimenti, che non c'è un Teddy Bautista incaricato
di raccogliere denaro per gli eredi di Eisntein o qualunque altro ,ogni volta che qualcuno
utilizza le loro scoperte
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