Il
Museo di Scienze è povero, soprattutto paragonato con quelli che si
trovano in Inghilterra, mi ci appropinquavo però a volte con i
miei nipotini perché vedessero gli animali estatici dietro le
vitrine e si familiassero con loro, e d'allora mi rimase una certa
inclinazione per visitarlo per mio conto ogni tanto, mescolata -
difatti invisibile per loro- con i gruppi di allievi di licei e di
scuole accompagnati da una professoresa esasperata o paziente e con
disorientati turisti traboccanti di tempo che si accorgono della sua
esistenza grazie a una guida della città troppo pignola ed
esaustiva: oltre alle numerosissime donne di guardia , oggigiorno
quasi tutte sudamericane, quelli sono in genere i soli esseri vivi
di questo luogo un po' ideale e superfluo e feerico, come tutti i
Musei di Scienze
Feerico
: che appartiene o riguarda le fate. Ho dovuto guardare il
significato nel dizionario del comodino. Davvero non mi sarebbe
venuto
alla
testa applicarlo a un museo di scienza. Richiama la mia attenzione e
mi sento quasi offeso per il fatto di supporre che è sempre una
professoresa e non un professore l'accompagante degli allievi. Questo
significa che il professore non ci va oppure rimane alla porta
fumando una sigaretta ? Qualcosa di simile accade con le donne di
guardia ma tocca agli uomini di guardia parlarne.
Una
volta ho fatto una gita a Las Tablas de Daimiel con i miei allievi e
nel frattempo che gli permettevamo fare un giro per Ciudad Real,
uscivano come dei tori del torile, pronti a tutto , frattanto anche
la mia mente visualizzava la serie quasi infinita di modi di
delinquire che loro potevano scoprire. Mi sono sentito a modo di un
pastore con le pecore smarrite e davvero ( e non mi piace dare retta
a Javier Marías) non facio appena delle gite d'allora
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