mercoledì 1 ottobre 2014

Il LADRO DI MORFINA (MARIO CUENCA SANDOVAL ) E LA BIOCHIMICA

 Atratto da una iperbolica critica di Andrés Ibañez nel Culturale di ABC che compro il sabato oltre a Donna oggi Cuore, lessi questo libro. È un libro molto buono ma a mio parere non è un capolavoro. Rimane segnato : non fidarsi di Andrés Ibañez al cento per cento. Il libro si svolge in Corea. Questo lo fanno oggigiorno molti giovani scrittori  spagnoli : i loro libri non si svolgono in Spagna.  In linea di principio non ci si dichiara  né pro né contro, l'unico rischio che  si corre è  ridere  dove l'autor non avrebbe voluto, come succede in Volver a empezar di  Garci, dopo avere visto Antonio Ferrandiz (ossia Chanquete ) iscriversi come nordeamericano in un albergo. Bisogna dire che questo non  capita  in Il ladro di morfina , pur essendo un libro spagnolo sulla guerra in Corea non ci viene da ridere e ritengo che questa  sia  una delle cose migliori del libro



Perché tutto ciò che nell'uomo c'è di misterioso è frutto della chimica. Non  sei d'accordo?. L'amore. L'istinto materno. Oppure l'istinto di sopravvivenza. Tutto quello che ci sembra più grande di noi, quello che ci rapisce e ci fa sentire dei, è  tuttavia frutto della nostra pura e semplice sensualità.

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