giovedì 28 agosto 2014

LE CORREZIONI ( JONATHAN FRANZEN ) E IL SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

Purtroppo il metallo allo stato libero - un bel palo di  acciaio o un solido candelabro di bronzo-  .  rappresentava un elevato livello di ordine, e la Natura era molto trascurata e preferiva il disordine. L'accumulo dell'ossido. La promiscuità delle molecole in soluzione. Il caos delle cose calde. Il marasma molecolare aveva molte più  possibilità di prodursi spontaneamente rispetto a un perfetto cubo di ferro. In conformità a la seconda legge della Termodinamica ci voleva  uno sforzo  molto considerevole per contrastare la tirannia di quello probabile: per forzare gli atomi di un metallo a comportarsi nel modo voluto.


Poco possiamo aggiungere a  un testo come questo, cosí carico di sinalefi, come avrebbe detto un amico di mio fratello. Voglio soltanto richiamare l'attenzione  dei seguaci di questo blog,  quelli che sento molto vicini, come se fossimo una gran famiglia, e fare loro notare come io citi sempre gli autori dei libri di letteratura e non faccia lo stesso con gli autori della teoria scientifica in questione. Me ne sono reso conto da poco  e penso di essermi lasciato trascinare  da questa tendenza la quale fa credere che la paternità di in capolavoro  comporta   per l'autore un maggiore grado di competenza rispetto alla  paternità di una legge scientifica. Oppure, detto altrimenti, che non c'è un Teddy Bautista  incaricato  di   raccogliere denaro  per gli eredi di Eisntein o  qualunque altro ,ogni volta che qualcuno utilizza le loro scoperte

sabato 16 agosto 2014

FEDERICO GARCIA LORCA E LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE

Nel naso di newton
cade la grande mela
bolide di verità.
 L'ultima che pendeva
dall'albero della Scienza.
 Il grande Newton si gratta i suoi nasi sassoni.
C'era una luna bianca
sull'incastro barbaro dei faggi.

 Domanda

 Perché fu la mela
e non l'arancia
o la poliedrica mela  granata?
 Perché fu rivelatore
 questo frutto casto,
questo pomo soave e placido ?
 Che simbolo ammirevole
dorme nel suo grembo ?
 Adamo, Parigi, Newton,
 lo portano nell'anima
 e l'accarezzano
senza indovinarlo



Il grande Federico Garcia Lorca dedicò un poemone a Newton; qui soltanto mostriamo la prima e l´ultima strofa. Newton doveva essere  una sorta di personaggio strano . Dopo avere letto  questo poema  mi piace immaginarmi Newton come se fosse uno scienziato con fascino, con un tocco proprio ( quello che gli Spagnoli  chiamano  Duende e Pellizco ) e circondato daglie oleandri, anelli, allocchi e tutte quelle cose che i critici letterari chiamano universo lorquiano, secondo un'espressione molto propria di questo blog.
  Qualcuno disse  in modo  azzeccato che Dio avrebbe creato gli antichi Greci affinché i professori  del futuro potessero vivere e altretanto  sarebbe stato creato  Lorca  perché i critici taurini e flamenchi adoperassero un vocabolario adeguato.
(Mi auguro che questo poema piaccia più dell'altro che apparve qui )

lunedì 4 agosto 2014

IL QUADERNO GRIGIO (JOSEP PLA) E IL METODO SCIENTIFICO

Come tuti gli antirazionalisti, Corominas, fa frasi carine, brillanti; dice, per esempio, che la scoperta  delle onde hertziane probabilmente si deve più all'intuito poetico  che a uno sforzo di osservazione sistematica. Mio fratello si indigna.
Si è già detto qui che Il quaderno grigio era una sorta di blog di altissima qualità letteraria. Il fratello di Pla che si indigna, faceva il chimico, ma penso che  la  sua indignazione  non sia poi così grave e ingiustificata del tutto : forse è vero che il metodo scientifico non sia così metodico nè così tanto scientifico e che sia discutibile la sua presenza obbligatoria all'inizio di molti manuali di scienze ,