Purtroppo il metallo allo
stato libero - un bel palo di acciaio o
un solido candelabro di bronzo- . rappresentava un elevato livello di ordine, e
la Natura era molto trascurata e preferiva il disordine. L'accumulo
dell'ossido. La promiscuità delle molecole in soluzione. Il caos delle cose
calde. Il marasma molecolare aveva molte più
possibilità di prodursi spontaneamente rispetto a un perfetto cubo di
ferro. In conformità a la seconda legge della Termodinamica ci voleva uno sforzo
molto considerevole per contrastare la tirannia di quello probabile: per
forzare gli atomi di un metallo a comportarsi nel modo voluto.
Poco possiamo aggiungere
a un testo come questo, cosí carico di sinalefi,
come avrebbe detto un amico di mio fratello. Voglio soltanto richiamare
l'attenzione dei seguaci di questo
blog, quelli che sento molto vicini,
come se fossimo una gran famiglia, e fare loro notare come io citi sempre gli
autori dei libri di letteratura e non faccia lo stesso con gli autori della
teoria scientifica in questione. Me ne sono reso conto da poco e penso di essermi lasciato trascinare da questa tendenza la quale fa credere che la
paternità di in capolavoro comporta per l'autore un maggiore grado di competenza
rispetto alla paternità di una legge
scientifica. Oppure, detto altrimenti, che non c'è un Teddy Bautista incaricato
di raccogliere denaro per gli eredi di Eisntein o qualunque altro ,ogni volta che qualcuno
utilizza le loro scoperte
giovedì 28 agosto 2014
sabato 16 agosto 2014
FEDERICO GARCIA LORCA E LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE
Nel naso di newton
cade la grande mela
bolide di verità.
L'ultima che pendeva
dall'albero della Scienza.
Il grande Newton si
gratta i suoi nasi sassoni.
C'era una luna bianca
sull'incastro barbaro dei faggi.
Domanda
Perché fu la mela
e non l'arancia
o la poliedrica mela
granata?
Perché fu rivelatore
questo frutto casto,
questo pomo soave e placido ?
Che simbolo ammirevole
dorme nel suo grembo ?
Adamo, Parigi, Newton,
lo portano nell'anima
e l'accarezzano
senza indovinarlo
Il grande Federico Garcia Lorca dedicò un poemone a Newton;
qui soltanto mostriamo la prima e l´ultima strofa. Newton doveva essere una sorta di personaggio strano . Dopo avere
letto questo poema mi piace immaginarmi Newton come se fosse uno
scienziato con fascino, con un tocco proprio ( quello che gli Spagnoli chiamano
Duende e Pellizco ) e circondato daglie oleandri, anelli, allocchi e
tutte quelle cose che i critici letterari chiamano universo lorquiano, secondo
un'espressione molto propria di questo blog.
Qualcuno disse in modo
azzeccato che Dio avrebbe creato gli antichi Greci affinché i
professori del futuro potessero vivere e
altretanto sarebbe stato creato Lorca
perché i critici taurini e flamenchi adoperassero un vocabolario
adeguato.
(Mi auguro che questo poema piaccia più dell'altro che
apparve qui )lunedì 4 agosto 2014
IL QUADERNO GRIGIO (JOSEP PLA) E IL METODO SCIENTIFICO
Come tuti gli antirazionalisti, Corominas, fa frasi carine,
brillanti; dice, per esempio, che la scoperta
delle onde hertziane probabilmente si deve più all'intuito poetico che a uno sforzo di osservazione sistematica.
Mio fratello si indigna.
Si è già detto qui che Il quaderno grigio era una sorta di
blog di altissima qualità letteraria. Il fratello di Pla che si indigna, faceva
il chimico, ma penso che la sua indignazione non sia poi così grave e ingiustificata del
tutto : forse è vero che il metodo scientifico non sia così metodico nè così
tanto scientifico e che sia discutibile la sua presenza obbligatoria all'inizio
di molti manuali di scienze ,
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